La Formazione Finanziata e i Fondi Interprofessionali
A cura di Elisa
Barbagli Segretario Generale AIFeCS- Resp. Progetti Formativi Microcosmo
(MicrocosmoPoint)
Dal
1978 le imprese private e, dal 2009, anche le municipalizzate ed ex Aziende di
Stato, versano all’INPS per i propri dipendenti a tempo determinato ed
indeterminato un 1,61% del monte
retribuzioni come indennità di disoccupazione involontaria.
Con
la Circolare 36 del 18 novembre 2003, anno in cui sono stati istituiti i primi
Fondi Interprofessionali in applicazione di quanto previsto dalla L. n.388 del
2000, viene data alle imprese la
possibilità di trasferire al fondo interprofessionale prescelto una quota pari
allo 0,30% di tale contributo e
destinarlo al finanziamento delle attività formative dei propri dipendenti.
L’
adesione dell’impresa ad un fondo è volontaria e deve essere comunicata
all’INPS attraverso il Modello di denuncia contributiva nel quale deve
indicarsi il Fondo prescelto con il
relativo codice oltre che il numero dei dipendenti per cui l´impresa versa il
“contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”. Tale Modello deve
essere utilizzato anche per l’eventuale revoca dell´adesione.
Molteplici
sono i vantaggi per le aziende:
-nessun costo aggiuntivo:
con l’adesione al fondo infatti l’azienda non deve sostenere alcun onere
aggiuntivo rispetto al versamento del contributo all’INPS che è già
obbligatorio. Si tratta solo di esplicitare una scelta mettendo a frutto cifre
che comunque dovrebbero essere versate all’INPS; qualora l’azienda non aderisca
a un Fondo interprofessionale per la formazione continua non potrà intervenire
sulla gestione di queste risorse che verranno gestite automaticamente dal
sistema pubblico.
-libertà, velocità di adesione e
assenza di vincoli: l’azienda può decidere di aderire
a qualsiasi fondo indipendentemente dal numero di dipendenti e dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
La scelta per aderire e la revoca dell’adesione
possono essere effettuate ogni mese, poiché il modello "Uniemens" da
utilizzare per effettuare tali comunicazioni all'INPS viene compilato con
questa cadenza da chi elabora le buste paga. La legge 2/09 inoltre ha
consentito, in presenza di determinate condizioni, la portabilità di quanto accantonato in un
Fondo ad uno nuovo.
La
formazione finanziata attraverso Fondi è pertanto un’opportunità che permette
alle aziende di aggiornare e consolidare le competenze dei propri
dipendenti; i fondi interprofessionali infatti finanziano interventi di informazione,
formazione, addestramento e aggiornamento continuo dei lavoratori dipendenti
delle aziende che hanno aderito ai fondi e che sono in regola con i versamenti
dei contributi integrativi per la disoccupazione involontaria
Le
modalità con cui i Fondi erogano quanto maturato dalle imprese aderenti sono
diverse:
-bandi che vengono pubblicati periodicamente
dal Fondo ed ai quali le imprese devono partecipare presentando, entro i
termini stabiliti, un Piano Formativo che viene valutato ed inserito in una
graduatoria di aggiudicazione;
-accantonamento
del capitale in un “conto” che rimane sempre disponibile per l’azienda nei modi
e nei tempi che essa ritiene più opportuni, senza dover partecipare ad alcun
bando.
Pertanto
aderire ad un fondo e usufruire dei vantaggi della formazione finanziata
significa comunque, per le imprese, seguire regole ben precise.
Per
questo AIFeCS e Microcosmo si sono poste a disposizione delle
aziende e dopo aver effettuato una valutazione dei vari Fondi, hanno
individuato quello maggiormente rispondente alle necessità delle aziende
stesse, in termini di accessibilità, tipologia dell’offerta di contributi,
tempistiche, quantità e complessità delle modalità di finanziamento.
AIFeCS e Microcosmo, con il loro
team di consulenti esperti, sono quindi
a fianco delle aziende in tutti gli aspetti formativi, burocratici e
amministrativi della formazione finanziata.
IV Convegno Naz.le A.Co. (Elisa Barbagli)
V Convegno Naz.le A.Co (Elisa Barbagli)
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