martedì 13 ottobre 2015

Percorsi formativi ATTIVI e PASSIVI: cosa sapere per erogare corretta formazione. PhD Dott.ssa L. Cioni

Studi recentissimi (esperiti negli USA) hanno evidenziato che l’indice di utilizzo dell’e-learning è in forte aumento e che oggi il 40% dei corsi viene erogato in modalità e-learning. A livello internazionale addirittura una media del 75% dei docenti fa ricorso a tale metodo di insegnamento. Gli stessi studi hanno evidenziato un enorme vantaggio economico sia per chi eroga il corso che per le aziende tant’è che si parla di un risparmio che oscilla tra il 60 ed il 70% ma oltre a questo ci sentiamo di poter evidenziare senza timore di smentite che determina anche un ulteriore vantaggio importante poiché il corso può essere seguito in orari e giorni diversi da quelli in cui il discente esercita la propria attività lavorativa e quindi, nel caso di dipendenti, fuori dall'orario ordinario di lavoro.

I percorsi e.learning possono essere PASSIVI o ATTIVI.

I percorsi PASSIVI sono contenuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione. L’allievo non dovrà essere presente nei canonici orari di lezione ma potrà studiare in totale autonomia di spazi e tempi.  La progettazione di tale percorsi richiede uno studio approfondito affinchè il livello di attenzione e apprendimento sia elevato. Studi dimostrano che il cervello ha bisogno di tempo per assimilare tutte le informazioni ricevute. Molte ore di studio durante una giornata porta ad una sovrasaturazione mnemonica: questo è il motivo per cui dopo ore di studio e di impegno, pur avendo capito tutto si ha una gran confusione in testa. L’importante è rispettare un ciclo di studio così strutturato: 40/50 minuti di studio; 10 minuti di riposo; 10 minuti di ripasso. Quando si studia si deve prima fare una lettura veloce (per comprendere i punti salienti e non distrarsi), successivamente una lettura lenta, accurata con un ripasso (per assimilare). In base a questi studi la piattaforma ideata e realizzata da AIFeCS ha fatto si che i percorsi siano slide temporizzate che diano il tempo di eseguire tali procedure. La lettura veloce, seguita dalla lettura lenta e focalizzazione per l’apprendimento e la conservazione dei concetti studiati. Ogni 45/50 minuti lo step termina per i 10 minuti di riposo canonico e riprendere con il test intermedio per verificare l’apprendimento e quindi l’eventuale ripasso. Per corsi di durata maggiore alle slide temporizzate sono intervallati filmati di docenti, che pur con ascolto passivo, possono apprendere in maniera diversa una lezione a distanza. Anche in questo caso i filmati avranno stop che permettono al discente di poter riprendere e ascoltare se non ha appreso correttamente alcune nozioni o potrà far proseguire la lezione se risulta tutto chiaro e di facile apprendimento. Raramente questi percorsi terminano in maniera passiva ma tali percorsi (a meno che non siano aggiornamenti) dovranno essere terminati attivamente.
Filmati
Slide
  

I percorsi ATTIVI sono con un apprendimento collaborativo attraverso attività di comunità virtuali che garantiscono uno scambio costante di esperienze e confronto continuo di realtà diverse sia per tipologie di attività che per tipologie di collocazioni geografiche. Tali corsi hanno il vantaggio di essere seguiti dal proprio ufficio ma avvengono in orari e giorni prestabiliti, non si ha quindi la necessità di spostamento ma sicuramente si ha un apprendimento e una interazione diversa. Grazie all’attuale qualità dei sistemi, è possibile beneficiare di tutti i vantaggi di un incontro faccia a faccia, come vedere ed ascoltare perfettamente le reazioni degli interlocutori, condividere presentazioni, strumenti e documenti come in un tradizionale meeting “locale”, creando di fatto quello che oggi si definisce “effetto presenza”. Ovviamente, tale strumento presenta innegabili vantaggi, ma anche evidenti limiti. Soprattutto è la “componente umana” a preoccupare la stragrande maggioranza degli operatori del settore. Ad essa si associano elementi come la “relazione” che tra un allievo ed il suo maestro finisce per trasformarsi in qualcosa di asettico e sterile. E’ risaputo quanto importante sia il vissuto di scambio ‘de visu’ tra allievi e tra allievi e docente. A giusto titolo potremmo addirittura spingerci nel dire che una grande parte dell’apprendimento la esercita proprio il carisma, l’ars oratoria e la dialettica tutta che il formatore esperto possiede. L’utilizzo della web cam, seppur realizzi una presenza visiva, non caratterizza i soggetti nella loro fisicità. Che non è mera corporalità, ma emozione che rischia di restare intrappolata nella scatola chiamata monitor. Per questo vengono scelti docenti di comprovata esperienza dedicati quasi esclusivamente alla docenza via web che riescono, grazie ad un loro accurato studio a far partecipare attivamente i “discenti nella scatola”, coinvolgendoli personalmente uno ad uno per creare quelle emozioni e coinvolgimento personale che a volte "per assurdo" non è possibile averlo in aula fisica e de visu (basta infatti abbassare lo sguardo per non attirare l'attenzione del docente o peggio ancora basta disegnare su un foglietto e volare con i pensieri altrove... tutto questo in aula virtuale non è possibile).
 

La progettazione di percorsi formativi è la base per la corretta formazione… si deve partire prima di tutto dallo studio scientifico: dal rispetto dei tempi per la concentrazione, memorizzazione, apprendimento, del rispetto dei tempi di riposo; successivamente si procede con gli stimoli che si devono dare durante un percorso formativo, infine pensare ai contenuti che devono passare/rimanere al discente…. Solo così si ottiene una formazione efficace… Alto passaggio fondamentale è far passare al discente che un corso e-learning non vuol dire... ricevere attestato ma è un NUOVO metodo di apprendimento e erogazione... per questo la politica di AIFeCS nella progettazione è stata quella di far perdere minuti/ore di percorsi formativi ai discenti che non rispettano i giusti protocolli di apprendimento ed erogazione dei percorsi formativi. Coloro che credono in contemporanea di eseguire altre operazioni sul pc o addirittura fare altre manomissioni o commissioni il sistema non registra l'operato del discente e al nuovo accesso dovrà seguire tutto il percorso con la corretta metodica sopra descritta, rispettando i tempi di apprendimento, pause di riposo.

Cosa dicono di noi
cosa dicono del tutoraggio



Al prossimo numero gli ormoni coinvolti e il loro andamento durante una lezione in e.learning.

Per i Professionisti  interessati ad avere una piattaforma e.learning per l'erogazione di formazione ai propri clienti possono associarsi e partecipare gratuitamente al VI Convegno Nazionale A.Co. il 6 Novembre (Dr Guariniello, Ing De Filippo, Ing Zini, "Muglia la Furia", Ing Cuccuini, Arch. Verdesca) e al PointDay del 5 novembre pv (sarà spiegato in dettaglio e con simulazioni pratiche l'utilizzo della piattaforma e.learning, aula virtuale messa a disposizione di professionisti e agenzie, vendita di DPI e molto altro) Compila scheda iscrizione


AIFeCS e Microcosmo due realtà al Fianco dei Professionisti!

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